L’artista Paolo de Matteis, noto come “Paoluccio della Madoninna”, nasce a Piano Vetrale il 9 Febbraio 1662. Fin da piccolo, dimostra un notevole talento per l’arte pittorica. Il padre, convinto delle sue doti, lo introduce nella scuola di Luca Giordano nel 1677, aprendo così le porte a un percorso artistico promettente.
Tra il 1679 e il 1680, Paolo parte per Roma per studiare le opere del Rinascimento. Notato dal Marchese Del Carpio, ambasciatore spagnolo, frequenta l’Accademia di San Luca, affinando tecniche come la sanguisuga e lo sfumato. Il ritorno a Napoli nel 1682 segna una nuova fase nella sua carriera.
Nel 1682, con il Marchese del Carpio nominato viceré di Napoli, Paolo ritorna alla sua città natale. Riprende a frequentare la Scuola del Giordano, sperimentando la tecnica dell’affresco. Durante questo periodo, realizza opere significative nel Duomo di Napoli e instaura amicizie illustri, tra cui quella con il filosofo Gian Battista Vico. Nel 1686, si sposa con Rosolena Perrone.
Nel 1701, Paolo De Matteis viene invitato a Parigi dal Duca D’Estrèes. Dopo tre anni in Francia, ritorna in Italia nel 1705 a causa della malattia e morte dei genitori. A Napoli, riceve nuove commissioni per il Duomo e l’Abbazia di Montecassino.
Paolo continua a dipingere per importanti committenti, come la Corporazione dei Conciatori di Pelle di Guardia Sanframondi. Tra il 1707 e il 1710, realizza numerose tele, tra cui spiccano opere come “L’Aurora con il carro del Sole”. Nel 1710, su commissione del conte austriaco Daun, lavora alla Sala Regia del Palazzo Reale di Napoli.
Negli anni successivi, Paolo stringe amicizia con Lord Shaftesbury e continua a dipingere per nobili e celebrità. Nel 1712, ritorna a Guardia Sanframondi per creare opere locali. Nel 1713, gli vengono affidati gli affreschi per la cupola di Gesù Nuovo a Napoli, segnando una tappa significativa nella sua carriera.
Questo percorso artistico di Paolo de Matteis evidenzia la sua crescita, le influenze ricevute e le opere significative che hanno lasciato un’impronta duratura nella storia dell’arte.